Partiamo dal programma e solo dopo, nell’assemblea costituente del soggetto politico nuovo di centro democratico e popolare, decideremo le alleanze e sceglieremo la nuova classe dirigente. Così ho scritto in alcuni miei editoriali  (www.alefpopolaritaliani.it), mentre diversi amici ci sollecitano a presentare il programma dei DC e Popolari per il XXI secolo.

A Roma, al convegno della Federazione Popolare DC di Sabato 19 Giugno, si è avviato il confronto sui temi economico sociali, che continuerà nei prossimi incontri territoriali (Nord-Centro e Sud) con i mondi vitali, espressione degli interessi e dei valori dei ceti medi produttivi e delle classi popolari.

Alla vigilia del convegno avevo inviato agli amici del Consiglio nazionale della DC e ai soci della Federazione Popolare DC, un mio ampio contributo programmatico, per la verità, sin qui senza alcun riscontro. Provo a sintetizzare la mia proposta, partendo dalla constatazione che i problemi da risolvere con estrema urgenza riguardano la ricostruzione della Sanità pubblica, la digitalizzazione del Paese, l’edilizia scolastica, la conversione energetica, la sicurezza idrogeologica del territorio. Sono i temi ai quali il governo Draghi dovrà dare soluzione, tenendo presenti i paletti richiesti dall’UE per l’utilizzo delle risorse del recovery fund. Fondi da spendere, come ha dichiarato Draghi martedì 22 all’incontro con la Von der Leyen a Cinecittà:“ con efficienza, efficacia e onestà”. L’unico programma politico che, tuttavia, consentirebbe ancora, dopo 25 anni, lo sviluppo dello stato italiano e della sua classe media (94% della popolazione italiana) e che renderebbe tecnicamente possibile ogni altro obiettivo in qualsiasi altro settore sarebbe il seguente :  

  1. Obbligo di cessioneal Tesorodello Stato italiano  da parte di Telecom Italia Sparkle della proprietà dei cavi sottomarini,  necessari alla comunicazione intranet dei movimenti elettronici del denaro nel sistema bancario italiano (=abolizione della L.58 del 28 Gennaio 1992 e della Legge n. 35 del 29 gennaio 1992).
  2. Controllo statalesulla  raccolta del risparmio tra il pubblicomediante compagnie assicurative  statali = abolizione del DPR n. 350/1985 firmato da Sandro Pertini.
  3. Obbligo di cessione da parte di Banca Intesa, Unicredit, Cassa Risparmio Bologna, Carige e BNL del 51% delle loro azionial Tesoro dello Stato Italiano  al fine che lo Stato italiano abbia, con 265 voti su 529, il controllo del 51% di Banca d’Italia (abolizione della L.82 del 7 Febbraio 1992), al fine che Banca d’Italia possa di nuovo dopo 25 anni tornare a vigilare per impedire truffe sui derivati e su azioni/bond carta straccia, e per impedire anatocismo e usura bancaria.  
  4. Reintroduzione della Legge Bancaria del 1936 (abolizione deldecreto legislativo n. 385/1993) sempre difesa dalla DC e dal governatore Guido Carli:
  5. SEPARAZIONE TRA BANCHE DI PRESTITO (loan bank) e BANCHE SPECULATIVE(investment bank) : abolizione del d.lgs n.481/1992 firmato da Giuliano Amato, Barucci e Colombo. Automatica re-introduzione della contabilità bancaria esistente prima del 31 Luglio 1992 (abolizione del Provvedimento di Banca d’ Italia del 31 Luglio 1992 firmato da Lamberto Dini al fine di fermare l’evasione fiscale verso i fondi speculatori petroliferi kazari proprietari della City of London)  
  6. Divieto di prestare denaro creato con un clic elettronicoanziché raccolto tra il pubblico
  7. Riduzione del capitale flottantedi Banca Intesa, Unicredit, Cassa Risparmio Bologna, Carige, BNL e di ogni altra società italiana strategica quotata in borsa (ENI,…)  dall’attuale 85% del capitale totale, al 15%, al fine di evitare scalate da parte dei fondi speculatori petroliferi kazari.
  8. Divieto di vendite allo scoperto(divieto di short-selling) sia di tipo naked (presa in prestito di titoli inesistenti per es di MPS per farle crollare, le uniche finora vietate dall’UE) e di quelle piene. Divieto in sostanza di ogni tipo di vendita allo scoperto contro titoli di società italiane quotate alla borsa di Milano.
  9. Abolizione del CICR (è l’ufficio di controllo occulto di Banca d’Italia).
  10. Conferire il potere ISPETTIVO sia a Banca d’Italia che alla Consob, in aggiunta a quello di vigilanza 
  11. Separare la Consob dal controllo di Banca d’Italia al fine di avere un organo ispettivo indipendente. Possibilità anche per la GDF e per la Polizia di Stato di eseguire ispezioni in materia finanziaria, in materia di borsa.  
  12. Divieto per famiglie, imprese ed enti locali italiani di sottoscrivere derivati sulla valuta (=abolizione del DPR n.556/1987 emesso su proposta del Ministro del Tesoro Giuliano Amato) e derivati sul tasso (=abolizione del D.M. del Tesoro n. 44 del 18  febbraio 1992 firmato  da Mario Draghi)
  13. Divieto al Governatore di Banca d’Italia di variare il tasso ufficiale di sconto (abolizione della L.n. 82 del 7 Febbraio 1992) al fine di evitare le truffe sui derivati sul tasso
  14. Divieto di anatocismo nei conti correnti, leasing, mutui, prestiti con cessione del quinto e in ogni altra forma di prestito
  15. Abolizione del piano di ammortamento alla franceselecito solo il piano di ammortamento all’italiana (quote capitali sempre uguali).
  16. Divieto di usura oggettiva (supero tasso soglia) e divieto di usura soggettiva (supero tasso medio). Introduzione della rilevanza immediatamente penale anche del supero del tasso medio indipendentemente dalla situazione di difficoltà economica-finanziaria del soggetto cliente.
  17. Abolizione della disciplina fondiaria ex art 38 e seg.  TUB.
  18. Riforma del Tribunale delle Esecuzioni immobiliari sulla prima casa e sull’immobile sede dell’attività: divieto di esecuzione immobiliare sulla prima casa e sulla sede dell’attività, obbligo di prolungamento del mutuo, in caso di difficoltà, a un tasso massimo pari al tasso d’inflazione. Divieto di neutralizzazione del Fondo Patrimoniale (è una figura giuridica prevista dal 1936 a tutela della famiglia italiana).   
  19. Divieto di concentrazione immobiliare diretta o per interposte persone (massimo 3 immobili) in soggetti posti in qualsiasi ruolo e funzione del Tribunale addetti all’esecuzioni immobiliari e nella sezione fallimentare.
  20. Divieto di concentrazione immobiliare diretta o per interposte persone (massimo 3 immobili) nell’avvocato e dottore commercialista della curatela fallimentare, dei sequestri immobiliari e quali procuratori per le banche nelle  esecuzioni immobiliari e nel custode  e nel notaio delle esecuzioni immobiliari.
  21. Creazione della Procura Nazionale contro i Reati finanziari commessi da soggetti speculatori esteri, con distaccamento in ogni DDA, collegata all’INTERPOL e per la prevenzione di attentati terroristici e jihadisti da parte dei fondi speculatori atti a riottenere il controllo privato delle banche italiane e dell’Ente dell’Energia italiano.
  22. Obbligo di almeno cinque  parlamentari di ogni  forza politica di partecipare all’Assemblea Annuale di Approvazione del Bilancio delle banche italiane azioniste di maggioranza di Banca d’Italia, in quanto vero governo del sistema e termometro della salute del paese

Attraverso queste essenziali riforme l’Italia potrà riprendere quel ruolo che la DC seppe garantirle in passato e uscire dalla grave crisi nella quale una classe dirigente, in larga parte incompetente e  orientata su una deriva nazionalista e populista, l’ha condotta in gravissimo isolamento politico e strategico europeo e internazionale. Mario Draghi adotterà questi provvedimenti alternativi al dominio del turbo capitalismo finanziario? Ce lo auguriamo, ma, se non per lui, questo, secondo me, dovrà essere il nostro impegno nella politica economica e finanziaria italiana.

Ettore Bonalberti

 

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Ottimo caro Ettore,
finalmente, vedo campeggiare il simbolo chiaro e lampante della Democrazia Cristiana
E' ciò in cui decine di milioni di cattolici e di cristiani hanno necessità di riconoscersi e unirsi, dopo quasi 30 anni in cui forze estere e sappiamo quali, quelle che si sono appropriate dal 1992/93 delle privatizzazioni, hanno cercato in tutti i modi di disunire. 
Sono certo che, con questo chiarissimo programma, la DC diverrà rapidamente il primo partito*
Cercherei anche l'appoggio del Papa.  
A disposizione quando siete pronti a formare l'assetto umano, complimenti perchè sei indomito, formidabile rappresentante di una classe politica seria e preparata scomparsa, ora composta solo da saltimbanchi, 
cordialmente
 
 
 
Alessandro Dott. Govoni
 
CTU del Tribunale di Cremona in materia bancaria e finanziaria al n.628 dal 2013 al 27 maggio 2019
AssoCTU in materia bancaria e finanziaria, Roma
Consulente apartitico e indipendente della Commissione Finanze, Roma
Consulente personale, dal 2015 al 2018, dell’On. Alessio Mattia Villarosa, Sottosegretario al Ministero dell’Economia&Finanze
Membro del Gruppo di Studio sulle Società quotate della Minoranza Unicredit (100.000 iscritti)
Membro Adusbef 
Dottore in Economia &Commercio, con indirizzo Giuridico-Bancario 
 
 
* MERITA NOTARE COME CODESTO QULIFICATISSIMO SIGNORE PARLI DI DEMOCRAZIA CRISTIANA, NON DI ALTRO O NUOVO SOGGETTO POLITICO!
 
 
 
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 Alessandro Govoni torna a dire la sua condividendo il  progetto Bonalberti
 
Grazie grandissimo Ettore, più chiaro di così il programma non si può, non lascia spazio a dubbi, fondamentale il fatto che tu abbia sottolineato che prima e' necessario approvare questo programma e poi si costituisce la classe dirigente e si cercano alleanze, perché eventuali falchi di fronte a questo programma, si sentirebbero scoperti e abbandonerebbero di loro la DC.
 
Questo programma,  con l' indicazione delle leggi da abolire,  fonte di un accurato studio che fu svolto,  dimostra come quanto la DC abbia combattuto fino in ultimo e soltanto nel 1992/93 di fronte ad un attacco mediatico senza precedenti,  costruito ad arte dai Rothshild, che nel frattempo avevano  preso il controllo purtroppo dei principali media italiani, la DC dovette abdicare, lasciando lo spazio a quella pioggia di provvedimenti,  tutti decreti legislativi o Leggi emesse in campo economico quando l'attenzione mediatica era abilmente spostata sulla questione sicurezza (maxi processo alla mafia e poi attentati ai giudici Falcone e Borsellino)  con cui il governo Amato insediatosi a fine Giugno 1992,  totalmente in mano ai luterani tedesco orientali Rothshild,  ha poi  saltato  sistematicamente il Parlamento per rendere attuative le Leggi appena emesse di soppiatto tutte in direzione della rapida privatizzazione di settori fondamentali dello Stato (banche, borsa, telecomunicazioni, energia, autostrade,  farmacologia, sanità, grande industria alimentare)

Il decreto legislativo è stato introdotto per la prima volta in Italia da Giuliano Amato.

Non essendo un decreto legge, non deve essere approvato dal Parlamento.

E' necessario che anche i quotidiani  abbiamo un capitale flottante inferiore al 50% per evitare scalate da parte dei fondi speculatori Rothshild.
E' necessario che lo Stato abbia una agenzia di stampa propria , cioè e' necessario che l'Ansa ritorni a maggioranza pubblica come lo era prima del 1992, dal 1992/93 l'Ansa e' una succursale della Reuters, agenzia di stampa del Regno Unito che però nel 1992/93 e' stata privatizzata e da allora è totalmente in mano Rothshild