Avevo sperato che la situazione di surplace, nella quale sembravano bloccate le diverse formazioni politiche di ispirazione popolare, venisse superata, per puntare a un progetto di unificazione efficiente ed efficace a partire dalle prossime elezioni europee, in ciò facilitato dalla legge elettorale proporzionale.

Ciò che sta avvenendo, in realtà, conferma la permanenza di forti ostacoli, sia per i silenzi incomprensibili da parte di qualcuno, sia per le strane virate laiciste radicali di quelli amici che dichiarano la propria convinta adesione al partito della destra-centro macroniano nell’Unione Europea.

Ho evidenziato questa contraddizione in una nota pubblicata su facebook, con la quale scrivevo: “quelli che in Italia inseguono Macron e il suo partito Renew, dopo il diritto d’aborto in costituzione e la programmata legge sull’eutanasia, ora devono fare i conti con la scomparsa della Croce e dei simboli cristiani a Parigi. Ma come fanno ancora a dichiarare di essere eredi di Luigi Sturzo e di Aldo Moro?

Condividendo il suggerimento dell’amico prof. Antonino Giannone, mi permetto di aggiungere: per favore un po’ di etica e verità: facciano un passo indietro con i loro principi di riferimento ad altre culture relativiste e nichiliste e non gettino fango su Padri della Repubblica e grandi Testimoni Cristiani!

Questa mia provocazione ha avuto alcune immediate repliche da parte di alcuni amici, come quella di Paolo Mele:” La Francia é alla deriva sociale, addirittura Macron preme per la guerra.  La Europa é in preda alla follia troppi politicanti materialisti”.

O quella di Bruno Cassinari che, con molta chiarezza scrive: “Si deve oggettivamente riconoscere che il Ppe é l'unica formazione politica presente nel Parlamento europeo guidata da democristiani. L'evidente spostamento a destra é, comunque, più accettabile della deriva laicista dei macroniani”.

Considerato, come lo stesso Cassinari sottolinea, che Weber, leader del PPE, ha escluso accordi con Lepen, Orban e Afd e che, in ogni caso il Ppe sarà in maggioranza con socialisti e liberali o con conservatori e liberali, a me sembra evidente che alle elezioni europee la posizione dei DC e dei Popolari che intendono restare fedeli alla migliore tradizione democratico cristiana e popolare, non potrà che essere quella a fianco del PPE.

E’ la posizione scelta dalla DC di Cuffaro-Grassi e da Iniziativa Popolare (Tassone e amici), come credo sia anche quella condivisa dagli amici di Piattaforma 24 dell’on. Ivo Tarolli e degli amici dei Popolari per l’Italia, nonostante l’assordante silenzio di Mario Mauro.

La posizione degli aspiranti macroniani mal si concilia con quella di quelli ancora indecisi tra l’allontanarsi o meno dal PSE, tanto che il pur pregevole documento redatto da Giorgio Merlo non risulta ancora sottoscritto dall’on. Fioroni e, in ogni caso, se quella fosse la scelta per le europee non faciliterebbe il progetto di ricomposizione politica dell’area cattolica: democratica, liberal e cristiano sociale per le elezioni politiche nazionali successive.

Allo stato degli atti ho perso ogni speranza sulla disponibilità a riunirsi dei vertici romani, divisi da opposte visioni strategico tattiche e/o da assai meno commendevoli piccole ambizioni personali e, a questo punto, ritengo che solo un processo di più lunga maturazione, che parta dalla base, potrà favorire la ricomposizione politica della nostra area culturale e sociale.

Organizziamo, dunque, incontri tra le varie anime e componenti socioculturali presenti nei diversi territori e predisponiamo liste unitarie per i rinnovi dei prossimi consigli comunali, provinciali e per quelli delle elezioni regionali in programma. Lì discuteremo dei problemi e dei temi di interesse della nostra gente, utilizzando la regola del “pensare globalmente e agire localmente”, offrendo le soluzioni politico amministrative più adeguate, ispirate dai nostri valori di riferimento della dottrina sociale cristiana.

E, proprio da quegli incontri emergerà, con naturale selezione democratica, la nuova classe dirigente della futura area politica di ispirazione DC e popolare.

Ettore Bonalberti