Si è svolto, il giorno 31 maggio, a Bruxelles, presso la International Trade Union House, il Convegno internazionale sul Disarmo nucleare: “Opportunities for Peace and Work for Europe and the World”, promosso dal comitato per una Civiltà dell’Amore.
Dopo l’introduzione di Carlo De Masi - Presidente Adiconsum CISL - President “Atoms for Peace” e di S.E. Mons. Domenico Sorrentino - Bishop of Assisi, l’Ing.Giuseppe Rotunno, nel presentare l'importante assise, ha tra l’altro affermato: “L’Europa si sta avviando verso un bivio decisivo per il suo futuro e per quello di tutta l’Umanità: un’insicurezza crescente fino all’apocalisse nucleare, oppure un futuro di Pace e di Lavoro per tutti, possibilmente anche migliore di come abbiamo vissuto per oltre 70 anni. Noi cristiani con tutta la Società Civile dobbiamo impegnarci perché si imbocchi decisamente questa seconda strada, per evitare che la pace si basi sulla minaccia delle armi nucleari e di ritrovarci nuovamente davanti a questo bivio nel prossimo futuro. Riteniamo pertanto fondamentale che l’Unione Europea si faccia promotrice di una Conferenza di Pace con l’istituzione di un Tavolo permanente di Dialogo per il Disarmo, innanzitutto atomico, con la partecipazione piena dei Paesi in Via di Sviluppo, per prevenire l’escalation nucleare e indurre tutte le Nazioni al disarmo e alla conversione delle armi nucleari in progetti di Pace, riprendendo così il successo del Piano USA-Russia “Megatons to Megawatts” che ha convertito 20.000 atomiche in energia di Pace. Attraverso il Tavolo, che consentirebbe un costante dialogo diplomatico, si facilita l’attuazione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (in particolare dell’Articolo VI sull’impegno al disarmo nucleare) e del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. La proposta si inserisce perfettamente nel quadro di un negoziato internazionale auspicato sia dai Leader delle cinque Potenze nucleari nel Joint Statement del 3 gennaio u.s., sia nella Risoluzione del Consiglio d’Europa del 15 novembre 2021. Poiché la nostra Europa ha un’anima cristiana di libertà, di uguaglianza e di fraternità, vissuta in spirito interreligioso nel nostro mondo ormai globale, proponiamo che sia Assisi, Città di Pace e del Patrono dell’Ecologia integrale, la sede propizia che potrebbe ospitare e sostenere la Conferenza di Pace.”
Indi, dopo aver rivolto un “Message from the Holy See The European Civil Society Proposal: Disarmament, Nuclear Conversion and Work”, e la lettura del Messaggio della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, da parte dell’On.Simona Baldassarre, member of ENVI e FEMM, hanno preso la parola i rappresentanti di diversi organismi del settore energetico e della politica.
Sono intervenuti:
Massimo Sepielli - Energy Expert and Director of Comitato per una Civiltà dell’Amore The Catholic Church and Nuclear Disarmament
Marek Misak - Commissio Episcopatuum Communitatis Europaeae COMECE
How Politicians receive the Catholic position.
On. Brando Benifei MEP - S&D European Parliament;
On. Antonio Maria Rinaldi - Member of Commission AFCO - The Contribution of the Civil Society (Petition Signatories)
Marco D’Agostini - Representative NGO with POOR COUNTRIES;
Riccardo Ramadori - Representative UNIPAX-UNITED PEACERS;
Pier Virgilio Dastoli - President MOVIMENTO EUROPEO – ITALIA
Don Claudio Visconti - Italian Community in Bruxelles;
Luigi Rapisarda - Christians in Politics Rome Business Membership
Umberto Minopoli - Presidente ASSOCIAZIONE ITALIANA NUCLEARE.
Ciascuno dei partecipanti intervenuti, oltre ad esprimere la piena condivisione dell’iniziativa con cui si riporta in prime cure l’attenzione e l’impegno ad una immediata ripresa dell’agenda per il tavolo diplomatico per il Disarmo nucleare, in una prospettiva di dismissione globale delle testate atomiche e la riconversione ad usi civili, hanno rivolto il loro focus sulla sperimentata capacità delle metodologie che oggi consentono una facile conversione della materia nucleare a fini di pace nei diversi settori della produzione di energia e nella medicina, e sui tanti vantaggi che, non da ultimo, consentirebbe di attenuare fortemente il divario, non solo energetico, tra paesi ricchi e paesi poveri.
Nel concludere l’interessante convegno il presidente Ing. G. Rotunno ha letto l'Appello che Civiltà dell’Amore, unitamente alle tante associazioni della società civile, rivolgono all’Ue:
Appello all’Unione europea e ai suoi Stati membri per il Disarmo e la Conversione Nucleare
Le sottoscritte organizzazioni della Società Civile, condividendo gli obiettivi del Convegno organizzato dal Comitato per una Civiltà dell’Amore a Bruxelles il 31 maggio 2022, presso la International Trade Union House, su “Il Disarmo Nucleare: opportunità di Pace e di Lavoro per l’Europa e per il Mondo”;
Visto il Trattato di non Proliferazione Nucleare (NPT) entrato in vigore nel 1970;
Preso atto che nella Conferenza di Revisione del Trattato NPT tenuta nel 1995 gli Stati parti del Trattato hanno concordato la sua proroga indefinita e hanno deciso che le Conferenze di Revisione dovrebbero continuare a tenersi ogni cinque anni;
Ricordando il successo del Programma Megatons to Megawatts, completato nel dicembre 2013, l’Accordo tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti d'America sulla disposizione dell'uranio altamente arricchito estratto dalle armi nucleari, datato 18 febbraio 1993, a seguito del quale sono state convertite in energia di Pace 20.000 testate nucleari;
Rilevando le preoccupazioni espresse nelle Conferenze di Revisione del NPT circa i ritardi nei progressi verso il disarmo nucleare, ivi incluso il documento presentato nella Conferenza di Revisione del 2005 dal Ministro degli esteri della Malaysia a nome del Gruppo degli Stati Non Allineati;
Evidenziando con preoccupazione che nella Conferenza di revisione del Trattato che si è conclusa il 21 maggio 2015 gli Stati Parti non sono riusciti a raggiungere un consenso sull’adozione di un Documento Finale;
Rilevando che la Decima Conferenza di Riesame del Trattato NPT, rinviata nel 2020 per via della concomitante pandemia Covid, avrà luogo dal 1° al 27 agosto 2022;
Preso altresì atto che, sulla base delle preoccupazioni per la lentezza del processo di disarmo nucleare e del continuo ricorso alle armi nucleari nei concetti, nelle dottrine e nelle politiche militari e di sicurezza, nel luglio 2017 è stato adottato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), che è stato successivamente aperto alla firma il 20 settembre 2017 ed entrata in vigore il 22 gennaio 2021, ma che attualmente non vi partecipa nessuna delle potenze dotate di armi nucleari né la maggior parte dei Paesi industrializzati;
Rilevando che il 21 giugno 2022 inizieranno i lavori della Conferenza sui seguiti del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW);
Esprimendo apprezzamento per le Conclusioni del Consiglio dell’Unione europea del 15 novembre 2021 nella quali si ribadisce l’inequivocabile sostegno dell’UE al TNP come pietra angolare del regime globale di non proliferazione nucleare, fondamento essenziale per il perseguimento del disarmo nucleare ai sensi dell'articolo VI del TNP;
Riscontrando con soddisfazione che le 5 potenze Nucleari del Consiglio di Sicurezza hanno sottoscritto, il 3 gennaio 2022, poco prima del precipitare della crisi in Ucraina, un documento secondo il quale il disarmo nucleare va perseguito nell’ordinamento del Trattato NPT;
Sottolineando l’esigenza di salvaguardare, da un lato, gli impegni assunti dalle Potenze dotate di armi nucleari e dagli altri Stati Parti nell’ambito del Trattato NPT e di individuare, dall’altro, delle forme di dialogo e di raccordo tra gli obiettivi del Trattato NPT e quelli del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), affinché non sia indebolita reciprocamente l’azione di tali Strumenti, i quali costituiscono il principale presidio mondiale rispetto al rischio di un’apocalisse nucleare;
Rilevando pertanto l’esigenza di un’iniziativa dell’Unione europea per garantire la Pace nucleare nel mondo e impedire la vanificazione degli obiettivi dei due citati trattati NPT e TPNW, data anche la moltiplicazione dei Paesi che si stanno dotando di armi nucleari, oltre ai cinque Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
Sottolineando il ruolo della Società Civile - nel rispetto del principio della sussidiarietà orizzontale, che tanto ha operato per una reale democrazia in tanti Paesi - per la costruzione di una Pace duratura, consapevoli dello stretto legame tra disarmo nucleare, controllo della proliferazione degli armamenti e la creazione di condizioni di Sviluppo sostenibile e di Vita dignitosa per tutti i Paesi del Mondo.
Consapevoli che “se vogliamo costruire la Pace dobbiamo indicare concreti percorsi di Pace”,
INVITANO L’UNIONE EUROPEA E I SUOI STATI MEMBRI, A FARSI PROMOTORI:
a) della proposta di indire una Conferenza internazionale per il Disarmo Nucleare, volta a istituire un Tavolo di lavoro permanente sul Disarmo Nucleare, nella consapevolezza dell’assoluta esigenza di evitare il rischio di un fallimento dei due Trattati del TPNW e del NPT, tenuto conto della prospettiva dell’imminente ripresa dei negoziati nel loro ambito, rispettivamente, a giugno e ad agosto, al fine di evitare che si riproponga l’impasse registrata nei precedenti negoziati;
b) Alla Conferenza dovrebbero partecipare sia gli Stati membri dei suddetti Trattati sia, possibilmente, gli Stati che non ne sono parte (in particolare per il NPT, l’India, Pakistan, Israele e Corea del Nord), con particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo;
c) Tale Tavolo dovrebbe essere facilitatore della “costruzione” delle decisioni da prendere nell’ambito delle Conferenze di attuazione dei due Trattati delle Nazioni Unite citati, il TPNW e il NPT, valorizzandone gli elementi di raccordo e sviluppandone le necessarie sinergie;
d) Il Tavolo, una volta istituito, potrebbe articolarsi in sottogruppi di lavoro specializzati su concrete iniziative di disarmo nucleare, per area geografica e/o tipologia di armamenti nucleari, nonché volti a prendere in considerazione anche gli aspetti sociali ed economici correlati al tema, ivi incluso l’utilizzo dei proventi derivanti dal disarmo per la lotta alla fame e al divario di sviluppo e il ruolo della società civile.
e) Poiché la nostra Europa ha un’anima cristiana di libertà, di uguaglianza e di fraternità, vissuta in spirito interreligioso nel nostro mondo ormai globalizzato, le suddette organizzazioni della Società Civile propongono che la citata Conferenza internazionale per il Disarmo Nucleare si tenga ad Assisi, Città di Pace e del Patrono dell’Ecologia integrale, San Francesco”.
Luigi Rapisarda