A Trento non è stato ancora individuato il candidato del centrodestra, a riprova delle difficoltà nel contrastare la candidatura di Franco Ianeselli, che è il sindaco uscente. In questo contesto l’accoglimento del ricorso per lo spostamento della consultazione all’autunno non potrebbe che essere accolto con favore dalla DC trentina.
Nel frattempo l’ingegner Vito Bertè, segretario politico della locale sezione, si è confrontato con Paolo Zanlucchi, esponente dell’UdC chiaramente orientato a confermare un impegno nella coalizione di centrodestra, previo accordo al tavolo di coalizione nel quale chiarire in modo formale anche gli aspetti economici della prossima campagna elettorale. Se l’obiettivo di fare una lista Dc-UdC risultasse troppo impegnativo, secondo Zanlucchi si potrebbe pensare ad un coinvolgimento anche con Forza Italia e con Noi Moderati, formando una lista che potrebbe in qualche modo richiamarsi al PPE, del tipo “Popolari per Trento”.
La Direzione del partito, riunitasi presso la sede nei giorni scorsi, delibera di proseguire i contatti in corso. Si pensa anche di organizzare assieme una conferenza di presentazione del libro “Qualcuno era democristiano” con uno degli autori. Resta pur sempre – si osserva - la possibilità (anzi l’opportunità) di prendere posizione sulle questioni attinenti le amministrazioni locali in generale, posto che un’eventuale lista si vede possibile solo per il Comune di Trento.
Sta inoltre maturando l’idea di promuovere degli incontri con piccoli gruppi di persone storicamente di “fede democristiana” (per così dire) per portarli a conoscenza degli sviluppi della riattivazione del partito, a livello sia nazionale sia locale, mentre sono previsti incontri con sindaci espressione di liste civiche su temi attinenti alle problematiche amministrative.
Per quanto riguarda il processo di strutturazione del partito a livello nazionale, Vito Bertè segnala il nuovo riferimento individuato per Milano città. In merito all’associazione “ComPartecipazione”, iniziativa principalmente culturale promossa da Tarolli che per ora si muove a livello regionale (ma aperta ad un auspicabile respiro anche nazionale), i rapporti saranno tenuti dal senatore Renzo Gubert, che è anche attivo protagonista nella comunità trentina con puntuali interventi riportati – con maggiore o minor rilievo – dalla stampa locale.
Ruggero Morghen