di Mattia Orioli

I tempi che stiamo vivendo sono straordinari, fatti storici che ci pongono in una posizione di inesorabile responsabilità. Siamo sull’orlo del baratro, dell’autodistruzione, di una guerra mondiale, di una crisi economica e sociale, valoriale, umana, della persona. I nostri stessi valori più profondi a rischio.

La democrazia, la libertà e la civiltà da proteggere e difendere. L’Italia e l’Europa da ricostruire e rafforzare sotto ogni aspetto.

Tutto questo non è solo un grave pericolo, ma anche una prova dove i veri Popolari Democratici Cristiani, sono tenuti ad agire ed intervenire per essere parte attiva e propositiva, affinché diano il loro essenziale contributo, per il bene di tutti e nel rispetto vero dei propri valori d’ispirazione e di riferimento.

Noi popolari, che abbiamo come nostra anima e spirito fondante il Cristianesimo, sia per noi la fonte di vita, di speranza e di resurrezione, che ci rigeneri e ci renda nuovamente liberi e forti , per una cultura politica che possa servire tutti e per tutti.

Per le ragioni suddette, e altre, oggi, non possiamo più permetterci in Italia di andare in ordine sparso e diviso e in molti casi contro la nostra stessa storia e radici fondanti. All’Italia e all’Europa, oggi, occorre più che mai un forte partito popolare.

Per questo, anche in Italia, serve subito unità. Tutti, dai maggiori partiti e movimenti ai minori, che si rifanno al Popolarismo si uniscano in un’Unica Casa Comune, fatta di aree e correnti di riferimento, per dare sale, idee e rappresentanza alle varie forze che la compongono in unità, perché il vero popolarismo è plurale, fatto d’incontro, confronto e sintesi che attraverso il buon senso genera compattezza ed unità pur nella pluralità di vedute.

I Popolari Democratici Cristiani, siano propulsore di questo progetto.

Il simbolo e nome Democrazia Cristiana entrino in questo processo unificatore che guarda all’esempio del PPE in Europa ove tra gli stessi fondatori vede proprio la DC Democrazia Cristiana, e per tali ragioni essa, ne deve essere il cuore pulsante e più profondo.

A tutti i partiti, che si ritrovano nel PPE e nel Popolarismo in generale si chiede un passo in avanti, per costruire un partito comune con regole classiche di rappresentanza e democrazia.

“IPP - Italia Partito Popolare” , è l’idea che Vi propongo, Il partito dei Popolari Democratici Cristiani, dei Liberali, Sociale, Repubblicano come  nell’evoluzione avvenuta nel PPE in Europa, questa è l’idea e lo slancio di apertura in aree e correnti che lo compongono e lo rendono plurale, vivo e unito.

Un partito, che abbia al centro in primis l’ispirazione Cristiana fulcro centrale ed essenziale e poi tutti i valori e principi di democrazia, di cultura, civiltà, libertà e fraternità, sociale e solidale in una economia libera e di mercato, interclassista e realmente popolare.

Oggi, in questi tempi, come allora, urge arginare gli estremismi di sinistra e di destra che vorrebbero indebolire e svendere l’Italia, distruggendo l’Europa per meri tornaconti di parte o addirittura personali.

I Popolari Italiani, non posso rimanere passivi e inermi difronte allo scempio e a vari tentativi sovversivi più o meno espliciti di sostituire la democrazia con autocrazie, oligarchie o tecno democrazie.

Non muoversi ora, significa di fatto essere complici indiretti di questo scempio sociale, culturale, politico e democratico oltre che economico e istituzionale.

Per questo mi rivolgo a coloro che ancora, si sentono padroni di un simbolo o di un nome e tengono bloccati una storia e la vera e forte rinascita e rilancio di essa, e chiedo di voltare pagina, perché solo gli impostori o gli usurpatori alla ricerca di qualche seggio in parlamento per soli tornaconti e fini personali, in barba alla vera storia che il Popolarismo Democratico e Cristiano ha testimoniato con fede e coerenza in Italia, in Europa e nel mondo nel tempo, possono commettere questo grave delitto, cioè quello di privare a tutti i Popolari Democratici Cristiani di riavere la propria Casa comune .

Basta imposture e impostori.

Per questo propongo una grande Adunanza Popolare, una tre giorni, una Camaldoli, insomma un momento dove ritrovarsi per costruire insieme il futuro.

La storia, quella Popolare, non è proprietà di un leader, o di alcuni, ma appartiene a tutti coloro che nel cuore, nella mente e nello spirito, si richiamano a questi valori a questa cultura.

Non sarà la scelta di campo che dovrà dividerci se alla base ci sarà la condivisione, la pluralità, il metodo democratico e quindi un partito vero ; perché prima della scelta ci sarà di nuovo “il centro” che non sarà più uno schema vuoto, opportunistico o stampella di qualcuno o qualcosa ma sarà di nuovo una forte area politica in grado di attrarre a se gli altri, con concretezza, fattività e competenza.

Coraggio dunque, muoviamoci, non c’è più tempo da perdere.