di Mattia Orioli

 

Bipolarismo forzato e Bipartitismo a dissenso schiacciato: “le trappole nascoste a scapito della vera politica, indeboliscono e mettono in serio pericolo la Democrazia“.

Il voto in Europa dei giorni scorsi che vede la frammentazione della maggioranza e dell’opposizione, mette in chiaro il disagio costante che la politica interna Nazionale vive dopo la fine del sistema proporzionale e quindi della vera politica che si confronta, dialoga, scontra ma anche incontra per un vero e reale progetto di governo.

Oggi il bipolarismo forzato ed il bipartitismo a dissenso schiacciato, stanno dimostrandosi nel mondo un sistema non del tutto efficiente ed alquanto contraddittorio e pericoloso per la Democrazia stessa, la quale non è di chi vince ed è maggioranza ma di tutti e quindi anche della minoranza, la quale, se pur tale nella minore forza d’impulso del governo è parte in egual modo integrante ed imprescindibile della Democrazia stessa.

Infatti, dall’Atlantico all’Europa i sistemi di questo tipo a bipolarismo forzato e bipartitismo a dissensò schiacciato, hanno funzionato fino a quando a prevalere all’interno di coalizione bipolari o di sistemi bipartitici sono state le aree moderate se pur con sfumature e colore diverso ed opposto, le quali hanno garantito alle coalizioni bipolari, dialogo e reale volontà aggregativa e progettuale, mentre nei sistemi bipartitici, l’area moderata che era maggioranza ha sempre ascoltato e tutelato l’opinione diversa se pur estrema delle minoranze , non permettendo però ad esse d’inficiare, contraddire o mettere in pericolo la natura stessa del partito e della democrazia in generale, creando una tutela effettiva di essa.

Oggi, con il sopravvento di forze sempre più estreme o radicali le quali per loro indole tendono fortemente a contraddire la natura stessa di democrazia dei loro partiti come contenitori plurali,  rappresentano, attraverso decisioni spesso di singoli che si definiscono leader o “capi” circondati da cerchi magici un grave pericolo, che di fatto sta comprimendo e quindi schiacciando le forze minoritarie ad oggi quelle moderate, in una sorta di sistema e logica ove chi vince “fa asso prendi tutto “ o comanda tutto e tutti, senza possibilità di dissentire o confrontare opinioni diverse, le quali vengo subito taciute dal servilismo strisciante o dal “bullismo” quale atteggiamento tipico di chi non dialoga ma va alla ricerca di servi e ammiratori, oppure utilizzando la falsa giustificazione che a volerlo è la maggioranza del popolo; aspetto questo ben rinvenibile nella storia dei sistemi totalità del 900’ che ci ha condotto alla storia che ben conosciamo.

Questa logica estrema che sta avanzando nell’opinione pubblica è quella che apre le porte all’idea pericolosa del comandare anziché governare, aspetto questo che inevitabilmente si è e si sta riflettendo proprio nelle democrazie, indebolendole e mettendole in serio pericolo proprio nelle ragioni fondamentali.

Aspetti questi, che se maggiormente perpetrati, conducono a servilismo, corruzioni e svendite prima, ma nelle fase più grave ed acuta ad autocrazie o tecno democrazie, ove comanda solo il più forte.

Non a caso, si sono fatte le Costituzione, esse tutelano tutti, maggioranza e minoranza, ed occorrerebbe parlarne di più nei mezzi di comunicazione di massa, affinché l’essenza stessa di esse, non vada sbiadita, travisata o addirittura perduta e del perché sono nate, proprio a tutela di tutto il popolo, dei valori di vita, pace e cultura e civiltà, e di altri valori e principi, per l’affermazione della Democrazia stessa.

In Italia, abbiamo assistito ad alleanze forzate, dopo la fine della maggioranza di governo delle forze moderate, avendo oggi, alleanze non più su programmi o visione strategiche del futuro ma solo su carrozzoni elettorali volti a creare unità numerica per battere l’avversario alle urne, come se ci trovassimo in una “partita sportiva “ nella quale conta solo vincere e comandare e non governare.

Questa situazione, conduce alla fine della vera politica, fatta di valori, idee ed ideali, progetti e strategie e di vere alleanze di governo e programma, le quali non vengo fatte solo per opportunità elettorali.

Occorre tornare alla nostra tradizione proporzionale se pur con accorgimenti e superare il bipolarismo forzato che ad oggi, divide il paese e rende sempre più estremi e vuoti i contenuti politici che diventano mera propaganda e sterile tifoseria di parte, svuotando i partiti e rendendoli mere macchine elettorali.

Non a caso il forte astensionismo ci indica non solo la sfiducia in questa politica ma anche la mancanza di una chiara e ben delineata offerta che essa deve mettere in campo.

Il plastico esempio avvenuto in Europa, tra le rappresentanze politiche italiane, certifica quanto appena detto.

Oggi occorre rafforzare la democrazia attraverso il ritorno della vera politica ed il proporzionale con preferenze che rida la possibilità di costruire vere alleanze dove occorre, se serve e lo si ritiene opportuno ed allo stesso tempo rimarca una chiara posizione di chi scende in campo e fa politica, non per se stesso o per interessi di parte ma per fini generali, valori e ideali superiori.

Basta con il falso mito del Bipolarismo forzato o bipartitismo a dissenso schiacciato, si al proporzionale con preferenze per un ritorno alla vera politica.