di Mattia Orioli

 

Prima che sia troppo tardi, i Popolari si sveglino, la politica Trumpiana che a molti sorprende altro non è che la manifestazione della destra estrema, la quale, dell’autarchia, ne fa la propria bandiera, sul punto come italiani dovremmo saperne qualcosa, ricordando il lontano, ma non troppo“ventennio”.

Non a caso, la politica di estrema destra Americana, in Europa, sostiene le forze estreme di destra, come per esempio in Germania Afde, con l’intento di dividerci ed impoverirci; nel più classico “divide et impera” perché una Europa divisa non fa paura, una Europa unita si.

Se dal lontano ovest Atlantico, soffia la destra estrema ad est con il Putinismo, avanza la sinistra estrema, quella autocratica, e di chiaro stampo bolscevico, già, perché il sogno del ritorno dell’Unione Sovietica per Putin come per altri non è ancora finito e la macchina di morte vuole dare il suo ultimo colpo di coda.

Difronte e nel mezzo, però, c’è la “preda, noi, noi Europei, con tutto quello che siamo, il popolo, la società, valori, principi, democrazia, stato di diritto, economia, benessere e tutela della persona, ed altro ancora, tutto a rischio.

Europa “Sveglia”, si sveglino i Popolari,
“siamo circondati” da una guerra militare, economica - sociale, culturale ma soprattutto Valoriale; la fase è delicata, ma dentro la crisi, vi è sempre l’opportunità di un cambiamento e di un riscatto, occorre un colpo di reni per rialzarci, non come singoli, ma come Comunità Europea.

Il nazionalismo esasperato della Meloni con i dazi a tutto campo di Trump, risulta fallimentare, infatti solo chi è fuori dalla realtà storica che viviamo, può pensare che l’Italia o la Francia o la Germania o la Gran Bretagna o altri paesi Europei da soli possano far fronte a continenti - stati come Usa, Cina, India; il Nazionalismo dei piccoli Stati Europei, consegna le singole Nazioni e l’Europa tutta, nelle mani di tutti, riducendoci a “schivi da spolpare”.

Tornando al fallimento del “Nazionalismo esasperato” delle destre estreme Europee, risulta chiaro che con Trump, si palesa proprio e risulta evidente, perché la “Nazione USA” non è l’Italia o altri piccoli paesi; ed il suo impatto prepotente e predominante “risucchia”, proprio i paesi più piccoli, tra cui l’Italia o la Francia, o la Germania e così via, che di fatto vengono messi sotto constante ricatto, se presi singolarmente.

Per questo, l’illusione Meloniana con il suo “Nazzzionalismo” a “tre z” voluto e rimarcato costantemente su tutti i mass media e social network, è tipico di chi racconta una bella favola per farci addormentare come “bambini”, prima della notte, con l’illusione classica della propaganda di estrema destra, che di fatto non ha mai prodotto ricchezza e non sta producendo ricchezza all’Italia ma solo propaganda, divisioni, impoverimento e arricchimento di pochi e di altri.

Nel nostro paese, questo nazionalismo esasperato, voluto e ri-cercato, non sa cosa sia l’economia vera ed il costruire benessere, cosa invece fatta e creata ad oggi, solo dalle forze politiche post- seconda guerra mondiale, in particolare in Italia, che la condussero ad essere realmente e non per finta, quinta potenza economica mondiale, con il famoso “miracolo economico “.

Politiche dei Popolari, e delle forze moderate sia sociali che liberali che conservatrici di stampo Inglese, che produssero in altri paesi ed in Europa e nel mondo pace benessere e prosperità ,nel vero rispetto della persona umana pur nelle differenze di pensiero ed appartenenza politica.

Abbandoniamo la facile propaganda di pancia, di chi vuole solo comandare e non governare, di chi guarda solo alle proprie urne e non al bene ed interesse comune, la notte non deve prevalere, e l’Europa, vedendo il bicchiere mezzo pieno, con questo impulso se pur negativo ha l’opportunità di realizzare uno scatto positivo e decisivo, il sogno di un continente finalmente unito.

Meloni getti la maschera e scelga e ci dica la sua linea e da che parte sta, o conservatrice o di estrema destra; o con l’Europa o schiavi degli altri continenti.

Non basta far parte dei Conservatori Europei per esserlo, conta la sostanza per dimostrarlo.

Scelga, Conservatori, o “falsi patrioti” già perché le destre estreme sono tutto fuorché patrioti, in quanto con il nazionalismo estremo stanno consegnando i nostri paesi e popoli in mani esterne e questo lo chiamate patriottismo?

Pertanto, spero vivamente che la Presidente del Consiglio, se ama veramente l’Italia, e lo spero vivamente, e qui lo vedremo, abbandoni la destra estrema Trumpista - Salvinista, e rientri nell’area conservatrice, la quale è ben distante dall’estrema destra ultra nazionalista o ultra libertarista alla Milei.

In Europa con Popolari, Socialisti e chi ci starà, i conservatori veri e non la destra estrema, si uniscano per una comune costituente Europea, per la nascita di una Europa Federale o Stati Uniti d’Europa, è qui che si possono segnare svolte politiche storiche e superare quanto di male ha fatto una certa destra estrema.

Da queste scelte, si vede, la differenza tra chi guarda all’oggi ed i propri tornaconti personali o elettorali o interessi di pochi e chi invece sa guardare al futuro ed al vero bene comune; questa è la prova di maturità della destra europea e italiana , che auspico vivamente, da centrista e popolare, che questa destra, sappia finalmente e definitivamente staccarsi da quella estrema, che tanto ha fatto male al nostro continente all’Italia ed al mondo intero, così come ha fatto la sinistra estrema.

Infatti, a proposito di destra, negli Usa, la destra conservatrice, e la parte moderata dei Repubblicani, ad oggi è stata sconfitta e messa all’angolo, dalla destra estrema di Trump e Musk, fatto che preoccupa, ed i risultati si vedono subito, con questi dazi selvaggi, danno il chiaro stampo ultra nazionalistico ed estremistico che conduce all’autarchia, quindi alla chiusura economica e culturale, quindi al suprematismo e fanatismo, un filone ben intersecato, chiaro, facile da osservare, figlio del io sul noi, e di quella storia tragica che ben conosciamo in Europa.

Aspetti questi, che la democrazia Americana, non ha mai sperimentato e che noi Europei purtroppo ne sappiamo qualcosa proprio con i sistemi totalitaristici, con la loro propaganda con le loro tragedie.

Non ci sono più i Reagan, conservatori ma non di estrema destra, quali difesero la grande democrazia Americana, che da Kennedy ed altri pur di diverso pensiero politico, dimostrarono al mondo che l’America che tutti amiamo era il paese della democrazia; così come in Russia non ci sono più i Gorbagiov, che sognava una Russia “Europea“ libera, democratica e veramente rivoluzionaria, che avrebbe senza dubbio liberato il suo popolo, e reso forte tutta l’Europa, ivi compresa la Russia stessa, che sarebbe stata ed è Europa; una Europa che ad oggi per colpa di un’altra follia, quella dello Zar - Bolscevico Putin, ha di fatto riportato la guerra in Europa, attaccando un paese fratello come l’Ucraina.

La Russia di Putin, ha perso e distrutto ad oggi il progetto Gorbagiov, di una Europa unita con la Russia democratizzata, ma la speranza nel futuro c’è, perché alla fine come accadde all’improvviso con il muro di Berlino, le ragioni del bene prevarranno sul male e la giustizia e l’amore tra i popoli ed i valori di vita e di vero bene dovranno prevalere come prevarrà sempre il bene sul male.

Ma ad oggi, bisogna anche chiedersi dopo aver osservato la destra e sinistra estrema, dove è l’alternativa, e di certo ci si rende conto che non può essere la sinistra estrema, quella della Schlein, ancora legata alla sinistra radicale e del movimento Woke, che di fatto estremizza e strumentalizza questioni, con e per un relativismo esasperato, che di fatto vorrebbe condurre la persona a perdere i valori ad essa vitali e fondamentali, e pertanto, a perdere il valore essenziale dell’assoluto, vitale per la sopravvivenza e vita stessa della Persona.

Infatti, è possibile osservare, come da destra estrema si strumentalizzino proprio i valori, si interpretino per i propri fini estremi; e da sinistra estrema invece i valori di vita, vengano costantemente attaccati dal materialismo e relativismo estremo e laicista, che non accetta la persona nella sua completezza ed interezza, quindi con la dimensione spirituale, con i suoi valori veri, e la vorrebbe ridurre ad una macchina vuota, liquida e priva d’identità, facilmente gestibile e “liquidabile”, proprio come una materia.

Pertanto, al centro di questo attacco feroce, non solo vi è l’Europa come continente, ma vi è la cultura, la democrazia, i valori che ci hanno fatto vivere e crescere dopo il secondo conflitto mondiale, ma soprattutto vi è il valore fondamentale della civiltà della vita e dell’amore vero, il Cristianesimo.

Infatti, fino a quando avevamo Reagan, Gorbagiov, i De Gasperi, gli Adenauer, Schuman è così via, che pur nelle diversità di epoche storiche e visioni, erano accumunati, dal rispetto del valore della vita e dell’assoluto, come fattori necessari ed essenziale per l’umanità ed il mondo; oggi, mettendo proprio in discussione l’assoluto, Dio, e i veri valori di vita, l’uomo, la persona, i popoli, sono a rischio di autodistruzione, sotto ogni punto di vista, interiore, spirituale e materiale, culturale, civile e democratico, militare, economico, sociale ed altro ancora.

Per questo, i Popolari e tutte le forze moderate, debbono “svegliarsi” si difenda in primis l’assoluto, che per noi Popolari, e per l’Europa vera, sono le radici Cristiane.

Il Cristianesimo, che ha tra i tanti valori anche quello universale, di vera pace, e amore per la persona, per e tra i popoli a prescindere da tutto, e di vero benessere spirituale e materiale torni ad essere centrale; si difenda la cultura Europea, figlia del vissuto e delle esperienze storiche, ricca di una economia sociale e di mercato, mista e interclassista, ove al centro c’è proprio la persona, con una cultura di rispetto e pluralità per tutti, e dove la democrazia, i principi, diritti ma anche doveri, nel sistema e stato di diritto, siano base per mettere al centro i valori volti a difendere la vita e come detto la persona, nella sua vera completezza.

Difronte a queste considerazioni, occorre agire e non fermarsi alle analisi, se vogliamo veramente che la politica torni ad essere vera e tangibile.

E bisogna opporsi con forza ai pericoli estremistici che vorrebbero un ritorno ai nazionalismi esasperati e quindi ad una Europa povera e debole e di conseguenza all’ impoverimento delle nostre patrie, popoli e della persona e del mondo, messi in pericolo nella loro essenza più profonda e vitale.

PROPOSTE:

Su questo oltre alle analisi propongo alcune idee e proposte e terze vie, perché occorre uscire da questo sistema “binario” tecnico - robotico, che vede ogni situazione contrapporsi in “di qua o di la” con sterili tifoserie, tipiche della propaganda dei due estremismi, che si alimentano a vicenda, contemplandosi e rafforzandosi proprio attraverso attacchi reciproci che riempiono il vuoto della loro proposta.

Propongo alcune idee su cui confrontarsi, partiamo dal problema più imminente i “Dazi”.

La Globalizzazione selvaggia “Clintoniana” ha fatto si che molte aziende delocalizzassero la loro produzione ove il costo della manodopera fosse irrisorio, rivendendo poi ,i prodotti, in mercati come quelli Europei o Americani, ove la manodopera, giustamente per welfare e tutele varie, ha un costo maggiore, questo squilibrio, ha portato all’impoverimento delle classi medie, ed ha condotto alla chiusura di posti di lavoro, quindi fabbriche, in Europa e negli Usa.

Per questo, la globalizzazione selvaggia, prima o poi, sarebbe comunque esplosa, Trump, però, non solo con dazi alti e messi senza criterio fa esplodere la globalizzazione selvaggia ma fa l’esatto opposto, porta all’autarchia economica selvaggia che di fatto è il contraccolpo più grave e pericoloso.

Tra le mie proposte già in diversi modi ed occasioni enunciate vi dono i “Dazi Parametrati,” cioè dazi mirati a far equilibrare le disparità, che inficiano proprio il dislivello inaccettabile di welfare, a tutela dei lavoratori e ambiente, che c’è tra paesi.

Questo aspetto, non solo proteggerebbe chi produce nei paesi avanzati come Europa e USA, rispettando giustamente i suddetti valori, ma stimolerebbe all’adeguamento dei paesi che non adottano tali tutele, a farlo, per eliminare proprio i dazi; la formula da me pensata è totalmente diversa da quella Trumpiana ed avrebbe gradatamente invertito la rotta , da Globalizzazione selvaggia a Globalizzazione controllata da valori, ma mai ad autarchia, come ci sta conducendo invece la destra estrema Trumpiana, la quale porterà ad una nuovo dislivello, tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.

Aspetti che aprono le porte ad un nuovo ritorno al colonialismo; infatti solo chi avrà forza economica si salverà, divenendo sempre più ricco “feudatario” divorando e comprando aziende ed asset strategici di lavoro di paesi e Stati che non hanno la forza di reagire.

Pertanto, una idea per l’Europa, sarebbe quella di rispondere non con dazi alla Trump, ma con “dazi paramentrati” e colpire là dove non si rispetta il lavoro e welfare base e l’ambiente; già perché la nostra qualità, sia agricola che industriale, non può non essere distrutta ne tantomeno modificata, per venire incontro ai dazi Americani, e molte delle nostre avanguardie in tema di salute della persona e salute del pianeta, specialmente in agricoltura hanno standard più elevati e costosi di quelli americani, proprio per la qualità ed il rispetto di valori come la salute umana; esempio possono essere le carni animali con estrogeni e molti altri esempi di questo tipo.

Abbiamo pertanto l’opportunità con dazi parametrati di difendere la nostra qualità di vita Europea e staccarci da imposizioni che stavano cercando proprio di modificare il nostro tenore di vita sano; è l’opportunità pur avendo una situazione negativa, di vedere il bicchiere mezzo pieno, e fermare multinazionali che vorrebbero distruggere i nostri standard di valori (sui prodotti) per imporre le loro regole (es. carne animale con estrogeni ), come detto in precedenza .

Pertanto, ci sia una risposta ferma e decisa, ma intelligente e non ci si divida, perché sarebbe la fine di tutti; qui vediamo cosa farà la Presidente del Consiglio, se amerà l’Italia tutelando il vero Made in italy con l’Europa o sarà serva dei padroni, che con una riduzione di dazi (mezzo di ricatto) ci divorerebbero e comprerebbero in un sol boccone.

Non a caso questa strategia Trump è meno offensiva con Putin, perché la strategia a “morsa strangola Europa” è chiara è solo chi non vuol vedere o non è in grado di vedere la ignora.

La “mossa Groenlandia” è proprio la cartina di tornasole, in quanto la Groenlandia ad oggi e parte dell’Europa e la stessa è ricca di risorse e possibile nuova rotta commerciale per via dello scioglimento dei ghiacci, divenendo di fatto una facile preda a danno degli Europei e di chi vive in Groenlandia.

Tornando ai dazi Trumpiani occorre difendere il Made Europe, quindi Made in Italy.

Oltre ai dazi abbiamo ad oggi anche il problema difesa, che viste proprio le suddette dinamiche, assume ancor di più importanza.

Occorre scansare l’ipocrisia dei finti pacifisti, che vorrebbero che la guerra la facessero gli altri, che ci difendano gli altri, e che possibilmente non stuzzichino i propri egoismi (usufruire di gas a buon prezzo); dimenticato che per liberare l’Italia e l’Europa tutta, molti Americani insieme a molti Partigiani diedero la vita, combattendo con armi e donando la propria vita per darci il benessere frutto di valori e democrazia, non furono egoisti e cinici, o ipocriti, ma estremamente generosi dando il bene supremo, la vita; per questo dico no all’ipocrisia dei pacifisti da salotto.

Non vogliamo certamente la guerra ne le armi, ma questo penso debba essere il pensiero sano di tutti, ma fermarsi a questo non risolve i problemi e di fatto si diviene senza risposte ipocriti; per questo è il come, che fa la differenza; e difronte a questo scenario, non possiamo rimanere alla finestra sperando che questi estremismi suddetti , non siano poi tanto estremi.

Ritorna in mente, quando in Europa si sperava che Hitler si fermasse all’annessione della Cecoslovacchia, ma poi la storia la conosciamo tutti e sappiamo gli esiti .

Con la logica di prevenire è sempre meglio che curare, tradotto preparare la difesa, deterrenza, è meglio di una guerra, occorre essere forti e pronti affinché le mire espansionistiche o folli di alcuni non prendano il sopravvento.

Ricordando proprio, che chi ha queste mire folli, ha paura anche di perdere il proprio potere e si ha paura quando si sa che dall’altra parte non vi è una preda facile .

La nostra storia di dominatori dovrebbe insegnarcelo; per questo occorre scansare l’ipocrisia e rafforzare la difesa Europea.

Lo stesso De Gasperi uomo di pace ne segnalo oltre cinquanta anni fa l’importanza.

Occorre fare il prima possibile, ma come ?
Si potrebbe mettere sul piatto a Trump con la sua “follia dazi selvaggi” l’idea di acquisire come Europa, quindi con debito comune, le basi con annessi armamentari nucleari degli USA nel territorio Europeo.

Questa proposta, porterebbe nell’immediato ad avere una propria difesa forte, venire in contro alla richiesta USA di farci nostre le spese di difesa, e la somma pagata, sarebbe un surplus di denaro che certamente avvantaggierebbe gli USA, e farebbe contento Trump.

Per tale sforzo, infatti, avremmo logicamente bisogno di non avere dazi che di certo non ci darebbero la forza economica per fare questo acquisto, almeno sino al termine dell’acquisizione completa degli armamenti.

Questo sarebbe un reciproco accordo conveniente per entrambi i continenti.

Inoltre stando sempre nella NATO, rafforzerebbe il patto Euro - Atlantico in quanto tali armamenti, compresi quelli nucleari, comunque, proprio in virtù del suddetto patto Atlantico, sarebbero comunque in difesa di tutti i membri, quindi anche degli USA stessi, che a questo punto, non minaccerebbero più l’uscita dalla NATO per interessi reciproci e maggiori.

Ovviamente, questo in termini di difesa, non inficia, la possibilità di completare la suddetta difesa Europea con ulteriore spesa, per rimpinguare i nostri arsenali, come già proposto in Europa, per una difesa e deterrenza pronta e completa; pertanto, concordo con il riarmo a scopo difensivo, partendo anche dai singoli stati ma a condizione che poi:

Dopo il riarmo dei paesi, si costruisca un’esercito Europeo unico e quindi passare sempre più a fondi comuni di finanziamento di spesa militare e quindi di produzione organizzata comune.

La seconda, che si faccia una “Cabina di regia Economica Europea speciale ” varando un grande piano “Marshall” per il rilancio del industria Made UE.

Si utilizzi fondi comuni e si diano alle fabbriche europee un sostegno massimo a chi ha imprese europee, cioè con capitale europeo, sede fiscale europea e fabbriche in Europa, fatte negli Stati Europei, cioè con condivisione di aspetti (esempio capitale italiano - francese - tedesco ecc), fabbriche con sedi nei territori d’Europa; più vi è la intersecazione capitali - lavoro - e fabbriche su i territori, quindi più paesi europei coinvolti, più i fondi europei saranno alti e più saranno a fondo perduto, viceversa più saranno lontane dai parametri suddetti e minori saranno i fondi in particolare quelli a fondo perduto.

Questa, è integrazione economica reale, che porterebbe ad un unico Pil e debito comune e quindi a fondere gli interessi comuni.
Inoltre la suddetta cabina di regia, avrebbe anche il compito economico - finanziario, di preparasi ad eventuali nuove sorprese, fatte da altri paesi a danno della comunità europea.
Inoltre si dovrebbe già pensare a delle agenzie di Rating Europee.

La terza condizione, la più importante, è che in contemporanea, si chieda l’apertura tecnico - giuridica della “Costituente Europea” verso una Federazione Europea o Stati Uniti d’Europa, riprendendo il cammino interrotto tempo fa, e stavolta mettendo all’apice il riconoscimento delle radici Giudaico Cristiane del continente oltre a tutti i valori di Democrazia e Civiltà e stato di diritto.

Perché, per una Europa vera e forte, occorre prima di tutto una Europa Istituzionale unitaria, una Costituzione delle Costituzioni, una politica comune, ovviamente compresa quella finanziaria-economica, sociale e welfare di base, un sistema fiscale di base comune, un Debito e Pil comune, una scuola e sanità di base comune ed ovviamente una politica estera comune, insomma un vero continente unito pur nella pluralità delle culture dei paesi che la caratterizzano e per questo è Europa.

Che sappia insomma difendere i popoli europei in tutto e per tutto.

Con questo non significa che bisogna attendere la costituzione europea ;ma bisogna agire in “contemporaneità “ multi gestionale, nel senso che si agisca subito con dazi parametrati fatti dall’Europa come contromossa, riarmo paesi e successiva omogenizzazione esercito verso un esercito unico ed in contemporanea alla suddette “azioni” avviare la “costituente” per l’Europa Federale o Stati Uniti d’Europa partendo dai paesi fondatori della stessa (con la Gran Bretagna); agire in contemporanea non è impossibile ma doveroso; perché armarsi solo come paesi o fare un esercito comune senza una testa politica, può essere molto pericoloso, soprattutto se abbiamo in pancia nazionalismi estremi di destra o sinistra che potrebbero agire in maniera errata e priva di valori; come del resto sarebbe pericoloso e rischiosissimo non agire affatto e non fare nulla con l’idea che tutto passa e non succeda nulla, ma chi può dare queste certezze.

Quindi occorre fare dazi di contrapposizione, ma parametrati, riarmare i paesi prima, per poi amalgamarsi e fare un esercito unico, ma su tutto fare una politica e impianto istituzionale per una Europa veramente unità.

Aspetti questi che si sarebbero dovuti affrontare se ci fosse stata una vera politica e veri statisti; paghiamo anni d’inerzia e di errori come la votazione contraria alla costituzione Europea o la Brexit.
Errori storici di miopie politiche ed inerzie anche di molti moderati che credono che l’essere moderato significa “farsi i fatti propri rimanendo fermi”.

Per questo, auspico che il momento attuale di tensione sia invece lo stimolo per completare il sogno di De Gasperi, Adenauer e Schumann, per una Europa vera unità libera e forte.
Che la Gran Bretagna torni in Europa e tutti insieme costruiscano il sogno comune.

LA TERZA VIA

È il momento della “Terza via “ o delle “Terze vie” e non di una Terza guerra mondiale; l’Europa madre di cultura civiltà e valori in primis e su tutti l’ispirazione Cristiana, sia a difesa dei Valori di vita non solo per se, ma per il mondo intero; il compito spetta a noi, oggi, e non possiamo rimanere alla finestra, aspettando che la storia si scriva da sola sulla nostra pelle e sulla pelle del mondo e dell’umanità senza viverla e senza che ci sfiori affatto.

Sta a noi tutti, Europei e uomini e donne del Mondo, difendere questi valori, sperando in un sussulto del popolo Americano e Russo, verso un ritorno alla pace e armonia vera tra Stati, perché tutti insieme con i popoli del mondo, si possa placare le guerre che sono in atto, come in Ucraina, nel medio oriente ed in altre parti del mondo molto spesso dimenticate; Affinché tutti i popoli, insieme, chiedano a gran voce una pace vera, un benessere vero per l’essere umano ed il pianeta, sotto ogni punto di vista ed aspetto.

L’Europa, patria delle nostre patrie, sia baluardo di difesa di quanto detto; una “Camelot” moderna dal cuore antico dai valori di vita vera.

Pertanto, la nostra patria è l’Italia, quindi l’Europa, perché questo binomio è indissolubile, l’Europa è un unicum, fatto di di tante culture, tradizioni, che si caratterizzano e intersecano in una cornice comune; gli estremismi e nazionalismi esasperati nella storia, hanno diviso l’Europa come sta cercando di verificarsi oggi, per meri fini ed interessi di pochi a scapito di tutti; la prima ma soprattutto la seconda guerra mondiale ne sono l’esempio più recente .

Per questo, finiscano le divisioni, di un continente che nel suo DNA, da sempre, geograficamente e storicamente, non può più continuare ad essere diviso.

Per questo, dico di “Svegliarsi”, a noi Europei ed a noi Popolari, i quali abbiamo il dovere in Europa ed in Italia di agire e “fare politica” con proposte concrete .

L’Europa sia Terza via di pace e armonia nel mondo.

IL POPOLARISMO

Ripartiamo subito dall’Italia, oggi, in particolare nel nostro paese, viviamo ancora la dolorosa diaspora del 92’, occorre porre fine a tutto questo e ritrovare l’unita necessaria ed essenziale pur nell’ indispensabile e fondamentale pluralità; già, perché guai a pensare che il popolarismo possa incasellarsi in un’unica formula vuota, esso è il costante confronto di visioni ed idee anche contrapposte, ma pur sempre legate dalle stesse radici e valori comuni.

Le varie correnti della Democrazia Cristiana permisero di vivere con dinamicità la società Italiana per oltre 50 anni, si riprenda quella cultura di vera politica, esempio di vero partito plurale ed allo stesso tempo granitico ed unitario.

Il Movimento Iniziativa Popolare ed altri hanno tenuto viva la nostra storia politica comune, ora però, occorre unire le forze con chi veramente vuole che la nostra cultura politica sia viva, libera e forte e difenda l’Italia, l’Europa.

Stiamo portando battaglie concrete e proposte, come il ritorno ad una legge elettorale proporzionale con preferenze in Italia ed un Cancellierato Italiano come evoluzione nel rispetto della nostra costituzione per dare maggiore forza al governo nel rispetto del Parlamento, della figura del Presidente della Repubblica e della costituzione stessa; e per questo abbiamo fatto sorgere insieme ad altri di altre estrazioni politiche un Comitato che possa far emergere queste proposte con leggi d’iniziativa popolare.

Oggi, i Popolari Democratici Cristiani in Italia, debbono ricostruire la casa propria, casa comune, per tornare ad essere veramente incisivi ed efficaci nel nostro paese ed in Europa .

Occorrerebbe un PPE Partito Popolare Europeo, Italiano, che si potrebbe chiamare “IPP Italia Partito Popolare” con dentro federate o unite, tutte le forze Popolari Democratiche Cristiane; una terza fase, dopo il Partito Popolare di Don Sturzo e la DC di De Gasperi e dei grandi personaggi ; una formula che metta insieme i nuovi partiti della seconda Repubblica per una nuova e terza fase dei Popolari e della Repubblica stessa .

Un partito che guardi all’esempio del PPE che metta insieme Popolari Democratici Cristiani, Liberali, Socialisti riformisti , Repubblicani come nell’evoluzione avvenuta nel PPE in Europa, questa è l’idea e lo slancio di apertura in aree e correnti che lo compongono e lo rendono plurale, vivo e unito.

Tutti, dai maggiori partiti e movimenti ai minori, che si rifanno al Popolarismo si uniscano in un’Unica Casa Comune.

Un partito, che abbia al centro in primis l’Ispirazione Cristiana, fulcro centrale ed essenziale e poi tutti i valori e principi di democrazia, di cultura, civiltà, libertà e fraternità, sociale e solidale, in una economia sociale libera e di mercato, interclassista e realmente popolare.

Oggi, in questi tempi, come allora, urge arginare gli estremismi di sinistra e di destra che vorrebbero indebolire e svendere l’Italia, distruggendo l’Europa per meri tornaconti di parte o addirittura personali.

I Popolari Italiani, non posso rimanere passivi e inermi difronte allo scempio e a vari tentativi sovversivi più o meno espliciti di sostituire la democrazia con autocrazie, oligarchie o tecno democrazie.

Non muoversi ora, significa di fatto essere complici indiretti di questo scempio sociale, culturale, politico e democratico oltre che finanziario, economico e istituzionale.

Non sarà la scelta di campo che dovrà dividerci se alla base ci sarà la condivisione, la pluralità, il metodo democratico e quindi un partito vero ; perché prima della scelta ci sarà di nuovo “il centro” che non sarà più uno schema vuoto, opportunistico o stampella di qualcuno o qualcosa ma sarà di nuovo una forte area politica in grado di attrarre a se gli altri, con concretezza, fattività e competenza.

Questo porterebbe indirettamente a creare una definizione del centro che dialoghi con tutti ma si opponga alle ali estreme, costringendo alla destra ed alla sinistra a smascherare la loro vera identità, se si è di destra moderata e conservatrice o di destra estrema, così per la sinistra, chiarire se si tratta di una sinistra estrema globalitista, relativista e radicale, oppure una sinistra socialista attenta ai lavoratori.

Risulta evidente che il centro, possa dialogare e costruire con alleanze dalla destra moderata conservatrice alla sinistra socialista ma non si può costruire con la destra estrema e la sinistra estrema .

Quindi un nuovo centro, forte ed autonomo, non stampella di nessuno, che sappia essere come il PPE in Europa, dando allo stesso PPE nuovo slancio e nuova linfa per l’Europa.

CONCLUSIONE

Bisogna agire prima che gli estremismi abbiano la meglio e ci portino in una terza guerra mondiale; che svendano l’Europa e gli stati che la compongono ritornando divisi e facili prede di tutti.

Questo lungo excursus di riflessioni e proposte concrete condivisibili o meno che ho voluto porre in questo breve saggio, forse pesante, vuole stimolare ad una reazione concreta alla situazione di paura, inerzia ed empisse che viviamo, cercando di richiamare con umiltà all’azione ed alla “sveglia”, la nostra area politica Popolare, che non può più stare ancora alla finestra, difronte all’attacco degli estremismi di destra e sinistra.

Rispetto a questa dissolutezza ed autodistruzione della persona e dei popoli quindi del Mondo e di tutti i valori tra i quali quelli di Vita, Democrazia e soprattutto rispetto all’ispirazione Cristiana, quale fonte di vita e amore vero per la persona e per tutti i popoli, noi dobbiamo agire e muoverci subito per difenderli.

Il rispetto di coloro che hanno dato la vita per i valori, passa anche e soprattutto da questo, oltre che dalle celebrazioni in ricordo che sono comunque importanti.

Credo che la politica, non sia solo analisi, ma sia soprattutto proposte idee e concretezza, così con umiltà ho voluto dare degli spunti e suggerimenti che possano piacere o no, ma che comunque offrono idee; ma soprattutto la politica per me è valori, difendiamoli prima di ripercorrere gli errori gravi, fatti già nella nostra storia, come umanità.

Coraggio “Svegliamoci “ e muoviamoci .