ll 27 giugno Cino Tortorella avrebbe compiuto 97 anni, come da qualche tempo usa dire per chi a quell’età non c'è arrivato. Al Piccolo Teatro di Milano, dove fu allievo di Giorgio Strehler, mise in scena nel 1956 la pièce teatrale per ragazzi dal titolo "Zurlì, mago Lipperlì", da cui nacque il suo primo programma televisivo: "Zurlì, mago del giovedì". Dal 1959 al 2008 - vero Guinness dei primati - Tortorella condusse lo Zecchino d'Oro, dove per molto tempo interpretò proprio Mago Zurlì, assai amato dal pubblico italiano. Fondò inoltre, dopo un attacco ischemico che lo portò anche al coma, l'associazione "Gli amici di Mago Zurlì" quale osservatorio per il rispetto dei diritti dell'infanzia. 

"Il mio amico da bambino, Mago Zurlì", ricorda Franco Iniziato. "Idolo di tanta gioventù perbene", secondo Stefanis Miele: "Lo aspettavamo a gloria con i suoi brillantini in testa". Ha fatto sognare migliaia di bimbi compreso il sottoscritto e tutti quelli della mia generazione", assicura dal canto suo Guido Rota Baldini. E Stefano Toria: "Fu uno dei capisaldi della mia infanzia. Aspettavo tutto l’anno che arrivasse".

Il suo personaggio, che ha 68 anni e non li dimostra, è tornato recentemente alla ribalta evocato da Claudio Sterpin su Rete4 (Quarto Grado) come sinonimo di "fantasma" ed "essere immaginario" nel caso dell'oscura morte della Resinovich. "Se non è stato Sebastiano, - ha detto sarcasticamente l'ex maratoneta di Trieste - sarà stato Mago Zurlì". Aldo Grasso taglia la testa al toro e commenta: "Paragone un po' infelice, mi sembra. Viva Zurlì, mago del giovedì”. E aggiunge: “Leggenda vuole che l'espressione Zurlì, mago del giovedì sia di Umberto Eco”.

 

Ruggero Morghen