Erano alcuni giorni che all’amico Paolo Giaretta avevo espresso l’idea di approfondire la storia delle personalità democratiche cristiane che nel Veneto hanno reso un servizio speciale alle nostre comunità, quando Cristiano Zironi, mi ha inviato alcune copie della seconda edizione del libro di Francesco Cassandro su: Luigi Gui, il ministro della scuola media gratuita e per tutti (Edizioni ALBA)
Ho avuto l’onore e l’opportunità di conoscere Luigi Gui negli incontri che si svolgevano con frequenza nel partito regionale, insieme a Rumor, Bisaglia, Fracanzani, Tina Anselmi, Girardin, De Poli e i tanti amici parlamentari eletti nelle sette province del Veneto, ricavando da tutti loro esempi di vita e di testimonianza democratico cristiana esemplari.
Con Cristiano Zironi ho vissuto le prime esperienze politiche nel movimento giovanile della DC, noi due dirimpettai delle due province e paesi rivieraschi del PO; io del fronte veneto e Cristiano di quello ferrarese, mantenendo con lui i contatti anche nella lunga stagione vissuta da Zironi da segretario particolare dell’On Gui nei numerosi importantissimi incarichi ministeriali ricoperti dall’esponente politico padovano: Lavoro, Pubblica Istruzione, Difesa, Sanità, Funzione Pubblica, Interni. Zironi è un testimone autorevole diretto di quanto l’On Gui ha saputo compiere nei trentasette anni di vita parlamentare, dal 1946, anno delle elezioni per la Costituente, al 1983, l’anno della sua ultima candidatura senatoriale. Un esempio di servizio, quello di Zironi, svolto con generosità estrema e senza opportunistici personali vantaggi, semmai pagando, come tuttora ancora accade, un prezzo elevato alla sua limpida correttezza e esemplare dedizione alla politica.
Dalla rigorosa e stimolante intervista del compianto Cassandro emerge a tutto tondo la figura umana, culturale, politica e istituzionale di Luigi Gui, un autentico riformatore nel senso più nobile e vero del termine, avendo saputo compiere una delle più importanti rivoluzioni della nostra storia, con la battaglia combattuta e vinta per l’approvazione della legge 1859 del 1962, che portò al superamento della scuola di Casati e Gentile, per dar vita alla nuova scuola media che, come è scritto nell’articolo 1 di quella legge: “ concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”: Un passaggio straordinario con il quale la scuola media diventava obbligatoria e gratuita per tutti, anche per quelli che, sino ad allora, figli delle famiglie meno abbienti, erano costretti all’”avviamento professionale” per l’entrata immediata nel mondo del lavoro, con l’alternativa di un percorso a ostacoli per passare dall’avviamento agli studi superiori e all’università. Alla legge sulla scuola media, sempre al ministro Gui, si deve la nascita della scuola materna e statale con la legge n.444 del 1968.
Oltre all’intervista di Cassando e alla premessa di Paolo Giaretta, nel libro sono inserite con la testimonianza di Zironi, quelle di due figli del sen Gui: Benedetto e Daniele, dello stesso Giaretta, di Corrado Belci, Tino Bedin e Dino Scantamburlo.
Come ha scritto l’On Belci nel suo ricordo: “questo libro intervista di Francesco Cassandro entra di diritto nella biblioteca del cattolicesimo democratico italiano e rende omaggio a una vita di servizio reso all’impegno civile con dedizione e generosità”.
Lo propongo all’attenzione di tutti gli amici DC e Popolari, così come mi auguro che si possa quanto prima rendere pubblica testimonianza dei tanti autorevoli esponenti della DC che, nelle diverse province venete, resero un forte impegno per le loro comunità, ispirati dai valori fondanti del cattolicesimo sociale e politico. Un progetto che andrebbe esteso in tutte le regioni italiane per far conoscere ai giovani quale sia stato il ruolo della Democrazia Cristiana e dei suo esponenti nella storia della Repubblica.
Ettore Bonalberti