La UE si erga a Promotrice di Pace a cominciare oggi dal suolo europeo, minacciato da una grave frattura continentale a partire dalla crisi ucraina. Su tale crisi si infrangerebbe totalmente la Mission della Unione di creare “unità nella diversità”, ripudiando definitivamente la guerra come mezzo per “annullare il diverso” e vivendo il comando evangelico che ha indirizzato i Cristiani a politiche di vera libertà, uguaglianza e fraternità fra tutti gli uomini in 2000 anni di Storia del mondo.
Ora davanti alla crisi dell’Ucraina, non ripetiamo come europei e come cristiani gli errori di far deflagrare un nuovo conflitto mondiale, dopo le due devastanti Guerre Mondiali innescate sul nostro continente da crisi locali come Sarajevo e Danzica. Questa volta sull’Ucraina si infrangerebbero le prime due Potenze nucleari al mondo, quanto basta per distruggere tutta l’umanità. Questo l’Europa e il mondo intero deve assolutamente evitarlo.
Perciò tale azione di Pace la UE la deve fare da subito imponendo innanzitutto l’avvio di un nuovo disarmo nucleare, un disarmo concordato, progressivo e continuo alle due grandi Potenze che si fronteggiano in Europa affinché avviino l’effettivo disarmo nucleare, e non solo, con tutte le altre Nazioni dotate di armi di distruzione di massa entro le apposite Conferenze internazionali di aprile e di agosto pv.
Solo reagendo subito così, possiamo avere un altro domani di vita.
Il Disarmo nucleare va fatto come prima azione, data la portata degli arsenali militari che si schiudono davanti alla crisi ucraina, oggi e in altre crisi locali domani.
Infatti siamo difronte al bivio di vita o morte non solo dell’Europa ma di tutto il mondo, perché basta l’esplosione di sole 200 atomiche, ben più di quelle presenti in UE, per portare tutto il mondo nell’”Inverno Nucleare”.
Come Democratici e Cristiani possiamo e dobbiamo unirci ad altre Formazioni in Europa perché la Ue assuma subito il suo Ruolo di vero Pacificatore chiedendo alle due Superpotenze l’avvio al Disarmo innanzitutto nucleare in Europa e anche nel mondo.
Questo è il compito assolutamente primario di noi nell’Europa oggi.