IL POPOLO

Chiesa

Del cardinale Rafael Merry del Val (1865-1930) si è tornato a parlare dopo la biografia che gli ha dedicato il prof. Roberto de Mattei. Pubblicata ai primi di marzo dall’editore Sugarco col titolo “Merry del Val. Il cardinale che servì quattro Papi”, l’opera ha ottenuto nello spazio di due mesi numerose recensioni. La prima di Paolo Mieli, che ha dedicato due pagine al libro, col titolo “I modernisti nel mirino”. Il ruolo di Merry del Val nella condanna del modernismo è stato sottolineato anche dal prof. Gian Maria Vian, già direttore dell’Osservatore Romano...
Pubbichiamo integralmente la Lettera all’Unione Europea del Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI, e di Mons. Mariano Crociata, Presidente della COMECE, in occasione della Giornata dell’Europa 2024 e in vista delle prossime elezioni europee. Ti scriviamo perché abbiamo nel cuore un desiderio: che si rafforzi ciò che rappresenti e ciò che sei, che tutti impariamo a sentirti vicina, amica e non distante o sconosciuta. Ne hai bisogno perché spesso si parla male di te e tanti si scordano quante cose importanti fai! Durante il COVID lo abbiamo visto: solo insieme possiamo affrontare le pandemie. Purtroppo, lo capiamo solo quando siamo sopraffatti dalle necessità, per poi dimenticarlo facilmente! Così, quando pensiamo che possiamo farcela da soli finiamo tutti contro tutti.
Lo studio dettagliato del costante e persino accelerato declino nella pratica della fede cattolica tra gli italiani è stato pubblicato dal professor Luca Diotallevi dell’Università di Roma in un libro intitolato La Messa è sbiadita: Partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019.II sociologo Diotallevi analizza i dati Istat dal 1993 al 2019 che smentiscono l’idea di una “eccezionalità italiana”: nella mancata partecipazione coinvolte sempre più donneL’Italia, tradizionalmente cattolica, affronta un catastrofico crollo della fede, poiché la partecipazione alla messa è scesa precipitosamente al 10% della popolazione. In alcune regioni la percentuale di cattolici praticanti è minima.
Per carità – diceva – facciamoci sante, ma sante da paradiso, non da altare”. E ancora: “Oggi non voglio disporre proprio di niente, neanche di un ago e di un bicchier d’acqua”. Quella suora dorotea dalla testa storta, che passava per essere anche un po’baucheta, se non proprio un oco o – come diceva lei – ‘na pora grama, passava bianchissima in mezzo ad ogni dolore ed aveva scelto di andare per la “via dei carri”: vale a dire il sentiero spirituale più nascosto e appartato, rivela Antonio Chiades in Tutto è niente: vita di santa Maria Bertilla, edito da Gribaudi.
Papa Francesco si è rivolto con una lettera ai cristiani di Terra Santa in occasione della Settimana Santa assicurando che da tempo «vi penso e ogni giorno prego per voi... per dirvi che vi porto nel cuore. Sono vicino a tutti voi, nei vostri vari riti: in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento. La Pasqua, cuore della nostra fede, è ancora più significativa per voi che la celebrate nei Luoghi in cui il Signore è vissuto, morto e risorto. Il Santo Padre Francesco si è congedato rinnovando «Rinnovo l’invito a tutti i cristiani del mondo a farvi sentire il loro sostegno concreto e a pregare senza stancarsi, perché l’intera popolazione della vostra cara Terra sia finalmente nella pace».
In morte del cardinale Paul Josef Cordes l’amico Nico Spuntoni, che ben lo conosceva, ha scritto che “la sua impronta, spesso discreta ma sempre incisiva, è indelebile nei pontificati di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI”. Alla sua intuizione, infatti, si devono due 'capolavori' (così li definisce Spuntoni) tanto diversi ma altrettanto rilevanti nella storia recente della Chiesa come la Giornata Mondiale della Gioventù e l’enciclica Deus caritas est. Di particolare rilievo il suo rapporto con papa Ratzinger, suo conterraneo di cui anche condivideva il nome. Una vocazione la sua – precisa don Guido Columbo, consigliere provinciale dei Paolini – al servizio delle vocazioni secolari, laicali”. Documento di questa attenzione, un testo con cui il cardinale tedesco faceva “il punto sulla situazione teologico-pastorale” dei movimenti: edito dalla Libreria editrice Vaticana, si intitola significativamente “Benedetto XVI ispira i nuovi movimenti e le realtà ecclesiali”.
Era la sera del 13 marzo 2013, quando al quinto scrutinio, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, fu eletto Papa assumendo il nome di Francesco in onore di san Francesco d’Assisi. Il comignolo della Cappella Sistina aveva iniziato a fumare alle 19.06.La sorpresa è stata triplice: la nazionalità del nuovo Papa, la scelta del nome, quello del santo di Assisi, e la elezione di un cardinale inatteso e inaspettato, fuori da ogni pronostico “ufficiale” (!). I “fratelli cardinali” – come disse – erano “andati a prenderlo alla fine del mondo...ma siamo qui”.
Il Sgretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha affermato che la morte in carcere dell'oppositore russo Alexei Navalni, annunciata oggi dalle autorità russe, è un fatto che provoca "stupore" e "dolore". "Mi dispiace molto. Pensavo che la cosa si sarebbe potuta risolvere in un altro modo. Invece questa notizia ci stupisce e ci riempie di dolore", ha continuato Parolin a proposito della morte del dissidente russo, secondo il portale ufficiale Vatican News.